Si dice che il verbo in questione abbia preso il significato dall'abitudine degli osti di servire i finocchi che hanno la capacità di ingannare il cliente sulla qualità del vino servito. Questo imbroglio potrebbe diventare utile anche a casa con bottiglie dall'etichetta e dal prezzo importante ma dalla degustazione sotto performante.
Aggiungere qualche seme di finocchio nel piatto in preparazione mi ha aiutato a bere più agevolmente una bottiglia da 30 euro ma dalla qualità relativa insufficiente. Nessun difetto di tappo o quant'altro ma solo una bottiglia direi sfortunata. A l momento di stappare la delusione prima di preparare da mangiare ho voluto provare, senza delusione, ad auto infinocchiarmi.
Infinocchiare. I toscani ne erano maestri. Mica per caso che si sono inventati la finocchiona da mangiare per far sembrar buono il vino bianco.
RispondiEliminaR.
ecco.
RispondiEliminaSe la pratica non è risultata dolorosa, potrebbe essere una nuova "chiave" di lettura per le bottiglie jellate.
RispondiEliminaMario
certo, dipende sempre dal punto di vista.
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