Di solito preferisco addentrarmi nei porti sicuri che però si chiamano Marsala, anzi, si chiama Il Marsala e lo produce De Bartoli che sia centenario, cinquantenario, ventennale è però quasi sempre un vecchio samperi. Poi mi capita di andare nel porto più veloce dove anche i millesimi di secondo fanno la differenza tra il buono ed il cattivo. Poi c'è il porto che si crede il migliore e spesso lo dimostra ma invece di pavoneggiarsi fa il gallo.
Eccolo qui! tanto è perfetto ed armonico che sembra finto: il david di Michelangelo.
Descriverlo diventa inutile perchè i suoi profumi ti inebriano e mettono in eccitazione l'olfatto fino ad ipnotizzarti, perchè il suo sapore completo, indescrivibilmente complesso, equilibrato come un bilancino di gioielleria, profondo come la fossa delle Marianne e, la sua persistenza è talmente infinita che se fosse sgradevole diverrebbe una tortura per il degustatore.
A differenti temperature di degustazione le sfaccettature di questo porto si modificano forse come potrebbe capitare a qualsiasi vecchio porticciolo di mare come i riflessi della luce dell'alba e del tramonto, del mezzodì e della notte.
A cosa lo si può abbinare questo monumento? Difficile a dirsi, è lì sul piedistallo che guarda tutto e tutti dall'alto in basso e scruta con lo sguardo di traverso, chiunque gli si voglia avvicinare viene disintegrato senza pietà. Dovrei provare col cioccolato fondente al peperencino o quacosa di veramente piccante ma forse è meglio goderselo stravaccati sul divano, il cane sul tappeto e la dolce metà accanto.
Bottiglia |
Grandissima bottiglia, curiosamente la mia preferita tra i Tawny...
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