domenica 29 settembre 2013

L'amateur

Champagne blanc de blancs extra brut  1er cru  David Leclapart Trepail.

Cosa vi aspettavate? alla mia età certe cose si adattano bene alla sogliola alla mugnaia anche se il pinot meunier qui non c'è. Non fate gli spiritosi perchè non c'entra niente neanche con Livigno.
C'entra invece tanto la biodinamica come attività utilizzata per la coltivazione delle vigne. Non sapete cos'è la biodinamica? Una volta con amici andai da un produttore piemontese e vedendo i cavalli liberi tra il nebbiolo capii che era un biodinamico, gli amici mi guardarono come fossi un alieno.
Il colore di un bel giallo paglierino finemente percorso da bollicine rarefatte emana un profumo agrumato di cedro e menta bianca, un sottofondo di acacia e di sedano si evolvono durante la degustazione gustativa in note più candite e di caramella al rabarbaro. Sottile, pungente, da scoprire ma soddisfacente come piace a me.

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sabato 28 settembre 2013

Dolcetto d'Alba bricco Mirasole 2011 - G. Mascarello


Il noto produttore di uno dei più grandi vini italiani e mondiali (il Barolo riserva Monprivato Ca' d' Morissio) produce con la stessa cura anche vini da uve ben più semplici del Nebbiolo.
Tra questi, il dolcetto d'alba proveniente dalle vigne poste in CastiglioneFalletto. Il suo coloro rosso rubino intenso dall'unghia violacea ed i profumi vinosi, fruttati ed amarognoli tendenti alla mandorla ed al gesso potrebbero confondere l'ignaro degustatore con un vitigno tipicamente sudtirolese. L'amaro in bocca resta e si accentua, seppur confuso tra equilibrio e frutti rossi di sottobosco quali i lamponi e le fragoline. Diventa fastidioso (l'amarognolo) con l'abbinamento di una bella cuteleta impanada fatta con tutti i crismi compreso il burro chiarificato, peccato. La prossima volta lo abbino al risotto giallo.





venerdì 27 settembre 2013

Le fole 2010 - Cantina Giardino

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Un giretto in terra d' Irpinia grazie ad un vino a base Aglianico prodotto da una cantina con sani principi. Credo che questa bottiglia sia da considerare la base di partenza ma sicuramente chi ne beve il suo nettare non rimarrà deluso.
Rosso rubino non filtrato rivela la giovinezza, al naso i profumi di frutti rossi e violette si indirizzano ad essere completati da speziature dolci, fieno ed pochino di goudron. In bocca un fine acidità primaria rinfresca il palato come un piccolo grappolo di ribes. Buona persistenza.

mercoledì 25 settembre 2013

Vosne Romanée 1er cru La Colombiere 2005 - Fabrice Vigot

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Un produttore quasi sconosciuto in Italia che si insinua tra chi fa buoni prodotti tradizionali senza eccellere ma è convincente ed affidabile.
La bottiglia in questione si caratterizza da un bellissimo colore rubino brillante che invita alla beva. Il naso risulta decisamente chiuso e leggermente ridotto: profumi tenui di frutti rossi e violette faticano ad uscire dal bicchiere. In bocca invece ha un'altra stoffa, aiuta decisamente a rivelare quello che mancava all'olfatto: sensazioni di carne fresca si aggiungono ai profumi citati, un perfetto equilibrio ed una buona densità in bocca si fondono ad una piacevole dolcezza. non molto persistente.

Dogliani Otto filari 2012 DOCG - Eraldo Revelli


Una mia vecchia conoscenza, anche se manco visita da alcuni anni, i suoi vini da 3 lustri a questa parte hanno sempre fatto parte delle mie bevute casalinghe. Sincerità di prodotto, cura delle vigne e dei noccioli, attenzione in cantina fanno sì che si possa ricavare dell'ottimo vino anche tra le vigne alla più elevata altitudine delle Langhe. Tenendo conto che solitamente l'otto filari non è il prodotto che prediligo fra quelli di Eraldo e la figlia Claudia non posso che essere felice per la bella riuscita del Dogliani in questione. Rosso rubino carico compatto profumi vinosi di lamponi, more e ciliegie con note floreali, equilibrato in bocca e bevibilità alla massima potnza fanno finire la bottiglia senza accorgersene.

martedì 24 settembre 2013

RKATSITELI Grand cru Tsarapi 2006 - PRINCE MAKASHVILI

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Un vino bianco Georgiano elevato in terracotta sulle bucce importato da Velier.
Ricorda decisamente altri vini prodotti in Italia della stessa tipologia. Quando il lavoro di trattamento dell'uva subisce un livello di attenzione in cantina così deciso il risultato finale è l'ottenimento di un prodotto conformato ovunque venga coltivatoo e con qualsiasi tipologia di vitigno a bacca bianca venga prodotto.
Ciò non toglie che esistano amanti della tipologia ma sono vini che si discostano dagli standard utilizzati per definirne la qualità perciò è comprensibile trovare sia amanti che detrattori di profumi ma soprattutto sapori inusuali o atipici.
Il vino si presenta di un colore aranciato compatto, i profumi tenui di albicocche disidratate e di miele in bocca risulta corposo esi ha la sensazione di succiare la buccia dell'uva, risulta anche un po' allappante mentre sul finale un'acidità secondaria tenta di lasciare pulita la bocca. A cosa si riesce ad abbinare?

venerdì 20 settembre 2013

giovedì 19 settembre 2013

Schioppettino di Cialla 2007 - Ronchi di Cialla

foto tratta dal sito del produttore


Un gran vino senza dubbio, ha tutte le qualità migliori che si ricercano in un vino: di colore rosso rubino carico si presenta al naso ben definito, pulito e complesso. Note speziate di pepe, frutta rossa e scura fin quasi a diventare sanguigna in bocca è equilibrato e potente senza essere invadente, la bassa gradazione alcolica aiuta la beva senza appesantire il fegato, ottima persistenza.

domenica 15 settembre 2013

Barbaresco 2001 - Gaja

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Lo conoscete? ne avete sentito parlare?
Sicuramente uno dei produttori italiani più famosi e più tra i più chiacchierati fra gli appassionati. Il vino in questione si presenta di un bel rosso granato un po' cupo dall'unghia più viva e brillante, lascia degli archetti fitti sulle pareti del bicchiere, alla degustazione si rivela migliore al palato che al naso. Profumi decisamente nascosti si rivelano tenui sulla rosa appassita e sulla legna arsa. La bocca si presenta ben bilanciata nella sua notevole struttura compatta, i tannini fanno sentire la loro presenza ma anche l'alcol vuole la sua parte. Forse manca un pochino di acidità.



sabato 14 settembre 2013

Barbera d'Asti 1995 - Tenuta dei Fiori

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Una bottiglia acquistata recentemente ad un prezzo onesto, magistralmente affinata in acciaio, sinceramente terziarizzata direi didattica per comprendere i vini "pensionati". I profumi di sottobosco, humus, foglie secche e cuoio sono però accompagnati anche da frutta rossa ed una favolosa, persistente all'infinito ma delicata acidità fa da spalla per tenere vivo l'assaggio. Unico neo è il fondo che non permette di finire completamente la bottiglia.


lunedì 9 settembre 2013

Infinocchiare - Consigli

Si dice che il verbo in questione abbia preso il significato dall'abitudine degli osti di servire i finocchi che hanno la capacità di ingannare il cliente sulla qualità del vino servito. Questo imbroglio potrebbe diventare utile anche a casa con bottiglie dall'etichetta e dal prezzo importante ma dalla degustazione sotto performante.

Aggiungere qualche seme di finocchio nel piatto in preparazione mi ha aiutato a bere più agevolmente una bottiglia da 30 euro ma dalla qualità relativa insufficiente. Nessun difetto di tappo o quant'altro ma solo una bottiglia direi sfortunata. A l momento di stappare la delusione prima di preparare da mangiare ho voluto provare, senza delusione, ad auto infinocchiarmi. 

sabato 7 settembre 2013

La Rustia 2012 Erbaluce di caluso - Orsolani

L'etichetta


Per un vino bianco piemontese di una denominazione trascurata dalla critica enologica, prodotto con un banale e breve affinamento in acciaio ma sempre tenendo che questo vino segue il disciplinare DOCG il risultato mi piace per diversi motivi:

  •  Il prezzo è a una cifra o poco più.
  • non presenta difetti di produzione quali puzzette, tappi improbabili o sensazioni chimiche.
  • i profumi neutri lo fanno mettere nella categoria dei buoni pinot bianchi leggermente maturi ben abbinabile a tanti piatti neutrali e delicati o speziati.
  • in bocca ha poca acidità quindi va bevuto giovane con l'accortezza di usarlo con abbinamenti acidi o piccanti.

venerdì 6 settembre 2013

Ristorante Wang Jiao - Milano

Ingresso

In piena Cinatown milanese da pochi mesi è aperto questo ristorante cinese che punta con decisione alla qualità.
Seppure gli interni siano sì migliori della maggior parte dei ristoranti cinesi, gli arredi non sono il loro pezzo forte. Così anche la parte dedicata alle bevande non brilla per originalità.


Sala









Nulla da dire invece della cucina, i piatti preparati ci hanno pienamente soddisfatto, sia i più tradizionali nelle preparazioni che conosciamo di più come il riso saltato e gli spaghetti di riso anch'essi saltati.


Riso saltato

Spaghetti saltati


Sia le preparazioni di pollo piccante con anacardi che la padella di fuoco di pollo piccante.


Pollo anacardi, piccante

Padella di fuoco



Le dosi massicce delle portate consigliano di non esagerare col numero di ordinazioni, si riesce ad uscire soddisfatto con 3 piatti in due. 
Il ristorante si trova in via P. Lomazzo, a pochi metri da una chiesetta sconsacrata quasi sull'angolo di via P. Sarpi. Si spende meno di 15 euro a testa.

giovedì 5 settembre 2013

Montevertine Le Pergole torte 2003



Uno dei migliori vini prodotti da uve Sangiovese!
Le pergole torte sa di Toscana in tutto e per tutto, ha il carattere, la migliore nobiltà dell'uva e del terroir dove viene coltivato e prodotto.
Il manico in vigna ed incantina è indiscutibile ma...
Stappando la bottiglia il colore risulta granato intenso che diventa mattonato verso l'unghia, all'occhio si potrebbe dire che la sua età sia più avanzata, non da pensionato ma da persona matura.
I profumi si rivelano sotto forma di frutta stramatura e marmellata con note decise di cacao amaro e di sottobosco.
In bocca è pieno ed avvolgente, alcolico ed ha la mancanza della spalla acida necessaria ai vini per una miglior beva e tenuta nel tempo.